Casa nuova, il trasferimento è già pagato: lo Stato ha avuto una trovata geniale | Fai richiesta e ti caricano il conto
Se siete pronti a cambiare casa, non potete perdervi questa fantastica opportunità pensata dallo Stato italiano. Fate le valigie.
In un periodo di crisi trovare casa è un problema molto sentito. Accendere un mutuo è complesso, trovare una locazione ad un prezzo accettabile sembra un utopia.
Il risultato di questa crisi immobiliare è che mancano alloggi per studenti, per il personale neoassunto dagli ospedali, per famiglie che non riuscendo ad accendere un mutuo scelgono di vivere in locazione.
La conseguenza è stata un inevitabile aumento del prezzo delle locazioni, a fine speculativo, e a difficoltà nel reperire il prodotto sul mercato.
Secondo i dati in sei capoluoghi il peso del canone libero supera il 40%, per arrivare al 46,5% a Firenze, al 41,5% a Roma e al 40,2% a Bologna. A Milano la quota è del 37,4%. Si tratta di cifre, queste appena riportate, che danno la misura delle difficoltà lamentate da chi necessita di una casa.
Casa e italiani
Quello della casa è diventato un tema arduo per il settore produttivo, la cui criticità è stata bene evidenziata al Governo dal presidente della Confederazione dell’industria italiana. Sempre più in difficoltà, infatti, sono i settori che necessitano di lavoratori qualificati disposti a traferirsi per lavoro.
Se esistesse la possibilità di reperire alloggi sicuri ed economici, si avrebbe, come risultato, quello di implementare la mobilità lavorativa, oltre che favorire l’attrazione di figure specializzate dall’estero, facilitando, al contempo, l’accesso dei giovani al mondo delle imprese. Il risultato finale sarebbe certamente quello di rendere il mercato del lavoro più flessibile.
Lo stato aiuta
A causa di queste problematiche d’urgenza si è avvertita l’esigenza di provvedere con la misura di sostegno prevista dalla Legge di bilancio 2025, consistente in un bonus affitto per i neoassunti a tempo indeterminato.
Il datore di lavoro potrà rimborsare o erogare direttamente al lavoratore le spese di locazione e gli oneri accessori, fino a un massimo di 5.000 euro all’anno. Queste somme non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente e, quindi, sono esenti da Irpef ma restano comunque rilevanti ai fini contributivi. Il beneficio fiscale si applica solo nei primi due anni dall’assunzione. Per poter ottenere l’esenzione fiscale, è necessario esibire questi documenti al vostro datore di lavoro: un’autocertificazione in cui si dichiara il vostro luogo di residenza nei sei mesi precedenti l’assunzione e il contratto di locazione e documentazione relativa alle spese sostenute da voi dipendenti ai fini di questo trasloco.