Assegno di Inclusione scaduto, per chi fa richiesta c’è una sorpresa terrificante | Alla faccia dell’aiuto economico
L’assegno di inclusione ha una scadenza? Siete sicuri di conoscere tutto su questa possibilità economica?
La misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza tra mille polemiche sta per compiere il suo primo anno di età tra dubbi, incertezze e molta confusione.
Molte cose non sono mai state chiarite a dovere e dubbi si sono manifestati sul percorso formativo che dovrebbe accompagnare i richiedenti.
Tanti non hanno capito che, a causa del pluslavoro dei servizi sociali, è possibile che non siano contatti dall’ufficio medesimo. Quindi devono essere loro a presentarsi nell’ufficio preposto per domandare gli ausili.
La macchina assegno di inclusione deve ancora trovare il settaggio adeguato, dopo questo anno di vita.
Vincoli per ricevere la prestazione
Le condizioni per beneficiare di questo ausilio statale è il mantenimento dei requisiti previsti per tutto il periodo di fruizione, e che ci sono sanzioni che possono comportare la decadenza anticipata.
La prestazione viene tolta se l’interessato si rifiuta di sottoscrivere il Patto di inclusione o il Patto di servizio personalizzato. Anche se non si partecipa alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione. Oppure, se si diserta qualsiasi altra iniziativa di attivazione lavorativa. Causa di esclusione è la non frequentazione di un percorso di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionale all’adempimento dell’obbligo di istruzione o se non accettate un’offerta di lavoro congrua.
L’assegno di inclusione ha una scadenza
Dovete comprender che, come per il Reddito di cittadinanza, anche per l’Assegno di inclusione bisogna conteggiare 18 mensilità percepite, dopodiché la misura decade. Di fatto, considerando che il primo pagamento per alcuni c’è stato a gennaio 2024, la prima scadenza è di fatto in programma a giugno 2025, ultimo mese in cui queste famiglie riceveranno l’Assegno di inclusione ( intanto le famiglie dovranno rinnovare l’Isee, probabilmente entro la fine di gennaio 2025 per scongiurare la sospensione). Luglio 2025 sarà invece l’ultimo mese per chi lo percepisce da febbraio 2024 .
La decadenza non è però irrevocabile, in quanto vi è la possibilità di rinnovo. Basterà quindi presentare una nuova domanda, con Isee in corso di validità per tornare a beneficiare dell’Assegno di inclusione. La durata però non sarà più di 18 mesi, ma verrà ridotta a 12 mensilità. Il rinnovo è consentito previo l’osservazione di un periodo di “pausa”, pari a un mese. In parole semplici, tra due periodi in cui si percepisce l’Assegno di inclusione, ci sarà sempre almeno una mensilità non pagata.